I risultati preliminari del Trial clinico attualmente in corso sono incoraggianti
I risultati preliminari del Trial clinico “ROSE” attualmente in corso sono incoraggianti: a sei mesi dall’intervento le prime 2 donne che hanno ricevuto il trattamento sperimentale perché soffrivano di menopausa precoce, hanno avuto di nuovo il ciclo mestruale, il risultato presentato al congresso della Società di endocrinologia degli Stati Unità, è stato ottenuto nell’Università dell’Illinois a Chicago.
Le cellule staminali sono state iniettate per la prima volta, direttamente nelle ovaie e grazie a tale terapia a base di staminali, i sintomi della menopausa nelle due donne sono stati alleviati e a sei mesi dall’iniezione le donne hanno avuto di nuovo il ciclo mestruale. “Il loro livello di estrogeni è aumentato tre mesi dopo le iniezioni e l’effetto è durato per almeno un anno”, ha commentato Ayman Al-Hendy, MD, Ph.D., professore di ginecologia e direttore della ricerca traslazionale presso l’Università dell’Illinois a Chicago.
Ora che i livelli di estrogeni di entrambe le donne sono aumentati in modo significativo e hanno nuovamente il ciclo mestruale, il team di ricerca auspica che possano nuovamente diventare fertili.
Le cellule staminali mesenchimali impiegate sono state ricavate dal midollo osseo delle stesse pazienti e poi iniettate direttamente dentro solo una delle due ovaie, mentre l’altra è stata usata come “test di controllo”. Un risultato analogo era stato ottenuto qualche mese fa da un gruppo di ricercatori della Clinica Ivi di Valencia, che però avevano iniettato le staminali attraverso l’arteria ovarica. “E’ la prima volta che le staminali vengono iniettate direttamente nelle ovaie. Anche se si tratta di dati preliminari, che riguardano solo due pazienti, sono molto interessanti”, ha evidenziato Pasquale Patrizio, direttore del centro di Fertilità dell’Università di Yale.
Le ovaie producono ormoni e uova in genere fino alla menopausa, che solitamente sopraggiunge a circa cinquanta anni, quando smettono di funzionare. Circa l’1% delle donne è affetta da POI, e alcune sono giovani o adolescenti. Nelle donne affette da POI, le ovaie smettono di funzionare ed entrano nella menopausa precoce. Perdono la capacità di avere le mestruazioni, l’ovulazione e di avere figli; inoltre si imbattono in aumentato rischio di sintomi della menopausa tra cui vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi d’umore, secchezza vaginale, malattie cardiovascolari, fratture legata all’osteoporosi e iniziale declino della funzione cognitiva.“Il prossimo obiettivo è estendere la sperimentazione ad altre 33 donne”, ha affermato Al-Hendy.
https://www.sciencedaily.com/releases/2018/03/180318144839.htm