Il trattamento risulterebbe efficace e privo di effetti collaterali

Le cellule staminali cordonali potrebbero contrastare la fibrosi polmonare nei pazienti che non rispondono ai farmaci convenzionali.  Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto da ricercatori italiani coordinati da Gianluca Moroncini e Armando Gabrielli dell’Università Politecnica delle Marche e degli Ospedali Riuniti di Ancona, oltre a risultare efficace, non provocherebbe effetti collaterali.

Durante la sperimentazione, i ricercatori hanno somministrato per via endovenosa le cellule mesenchimali cordonali umane ad alcuni animali affetti da fibrosi polmonare, una patologia caratterizzata dal progressivo ispessimento dei polmoni, che provoca la perdita della funzione respiratoria. Il trattamento è stato in grado di arrestare la fibrosi tramite l’inibizione di una specifica sottopopolazione cellulare polmonare, responsabile della diffusione della malattia. Inoltre, è stato osservato che il trattamento non ha prodotto effetti tossici.

Alla luce di questi risultati, gli autori hanno deciso di passare alla sperimentazione clinica. Utilizzeranno le cellule mesenchimali stromali ottenute dal cordone ombelicale, su pazienti che non rispondono ai farmaci attualmente a disposizione, come le giovani donne affette da sclerosi sistemica o gli adulti che soffrono di fibrosi polmonare idiopatica.

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0196048